L’ossigeno-ozono terapia ricopre un ruolo di primaria importanza per il trattamento e la cura dell’artrosi, malattia che insorge principalmente a causa dell’usura e dell’invecchiamento delle articolazioni.

La World Health Organization definisce l’artrosi, che può essere oggi curata con l’ossigeno-ozono terapia, come “disordine cronico, degenerativo, di natura idiopatica caratterizzato dalla perdita progressiva di cartilagine articolare” e, per questo, l’artrosi rappresenta una delle principali cause di disabilità oltre che una rilevante problematica nella sanità pubblica dei paesi occidentali.

Una tipologia particolare di artrosi è quella che colpisce il ginocchio: scopriamo insieme chi colpisce e come, attraverso l’ossigeno-ozono terapia, sia possibile curare questa patologia.

Artrosi al ginocchio: i soggetti colpiti

Tra i primi fattori di rischio legati allo sviluppo di questa malattia c’è sicuramente l’età: l’artrosi, che si configura come una patologia da usura, incide maggiormente nei pazienti oltre i 50 anni di età; anche l’obesità rappresenta un fattore di rischio importante: un peso eccessivo incrementa il carico sull’articolazione favorendo l’insorgenza di difficoltà motorie.

Consideriamo in ultimo anche fattori quali la genetica e la familiarità (chi ha parenti di primo grado affetti da tale patologia ha più probabilità di svilupparla) e alcuni fattori esterni, come attività sportiva o lavoro, che possono influire nello sviluppo di questa malattia.

I sintomi dell’artrosi al ginocchio

Il primo sintomo in assoluto è certamente il dolore: si tratta in particolare di un fastidio progressivo che diventa più acuto con il movimento, durando da pochi giorni fino a diverse settimane e associandosi spesso a rigidità articolare e, talvolta, a episodi di cedimento e instabilità del ginocchio.

Artrosi al ginocchio: il ruolo dell’ossigeno-ozono terapia

L’ossigeno-ozono terapia si prepara con l’ozono medicale, una miscela di ossigeno e ozono che viene preparata con un’apposita apparecchiatura e che viene iniettata direttamente nella zona da trattare attraverso infiltrazioni intrarticolari o periarticolari sottocutanee, è una tecnica terapica da ripetere tendenzialmente una volta a settimana. 

Frequenza e durata del trattamento possono variare in base allo stato di salute e alla risposta alla terapia da parte del paziente: con l’ossigeno-ozono terapia è possibile ridurre infiammazione e dolore e, a differenza delle terapie farmacologiche (come cortisonici o antinfiammatori), questo tipo di approccio ha pochissime controindicazioni.

In seguito alla procedura infiltrativa è consigliato un periodo di riposo di 12-24 ore.

OOT: rischio recidive

L’OOT è una valida terapia per attenuare i sintomi ma molti studi in letteratura affermano che da sola non sia sufficiente ad arrestare la progressione della patologia: questo genere di metodica risulta quindi utile nel ritardare il ricorso alla chirurgia o ad altre terapie che possono provocare effetti collaterali per il paziente.

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