Lombalgia, quali sono i sintomi? Come intervenire con una cura efficace? Quale terapia adottare per ottenere un buon risultato? Queste sono solo alcune delle domande alle quali cercheremo di rispondere in questo articolo.

Che cos’è la lombalgia?

La lombalgia, definita anche più comunemente mal di schiena, va a definire un disturbo di carattere muscolo-scheletrico, che coinvolge i muscoli e le ossa della parte bassa della schiena. Il dolore lombare è una delle condizioni più diffuse a livello globale, soprattutto nella popolazione occidentale. I dati in riferimento alla situazione generale, sottolineano che più del 40% della popolazione soffre o ha sofferto di lombalgia.

Lombalgia acuta e lombalgia cronica

La lombalgia può essere distinta in due forme diverse, delineate dalla durata, dalle cause e dall’entità del dolore alla parte inferiore della colonna vertebrale.

La prima tipologia è quella definita lombalgia acuta e i sintomi sono riconducibili ad una comparsa di un inaspettato forte dolore che tende ad aumentare nelle prime ore, ma che va ad alleviarsi e a sparire in pochi giorni. Questa forma è anche definita più comunemente “colpo della strega“. La prima causa di lombalgia acuta è data dal sollevamento e dallo spostamento di pesi eccessivi. La seconda causa invece, è da ricondurre a movimenti bruschi e inattesi.

La seconda tipologia è quella denominata lombalgia cronica. In questo caso il dolore è decisamente meno acuto, ma più debilitante in termini di durata temporale (più di 12 settimane). Viene definita invece sub-cronica quella lombalgia con un intervallo di durata compreso tra le 6 e le 12 settimane.

Sintomi: dolore locale, dolore irradiato e riferito

Possiamo riconoscere principalmente tre tipi di sintomi di dolore lombare: locale, irradiato e riferito.

Il dolore locale si presenta in zona specifica della regione lombare. Tra le cause possiamo identificare: artrite articolare, una piccola lesione del disco o una distorsione. Il dolore può presentarsi in modo improvviso e può essere alleviato o aggravato anche semplicemente cambiando posizione.

Il dolore irradiato è di solito meno acuto e colpisce principalmente la parte laterale della gamba e in alcuni casi anche fino al piede. Questa tipologia di dolore indica la compressione di una radice nervosa e la causa potrebbe essere ricondotta a disturbi come un’ernia discale o una stenosi spinale.

Il dolore descritto viene riconosciuto dal paziente in una posizione diversa rispetto all’epicentro della causa del dolore stesso. È molto difficile individuarne la posizione esatta e il movimento del corpo non aggrava ne migliora il dolore percepito.

Come curare la lombalgia

Il primo consiglio per curare la lombalgia è quello di contattare uno specialista e farvi fissare un appuntamento per avere un quadro clinico completo del vostro problema. Il secondo consiglio è quello di approcciarsi al dolore in modo farmaceutico. I farmaci antinfiammatori e quelli analgesici sono senza dubbio i migliori per alleviare il dolore. Per periodi brevi viene consigliata anche una terapia a base di cortisone, monitorando sempre i possibili effetti collaterali e contrastandoli con l’utilizzo di farmaci per la protezione gastrica. L’assunzione di farmaci e un corretto programma fisioterapico vi consentirà di migliorare e curare il vostro problema, ma il tutto deve essere sempre impostato e seguito da uno specialista.

Quali esercizi eseguire

Per quanto riguarda la lombalgia acuta ci sono alcuni esercizi molto importanti da seguire per il paziente, con l’obiettivo di evitare che il problema diventi cronico. La ginnastica medica deve essere giornaliera e nel rispetto della regola del “non dolore”. Riconosciamo due principali tipologie di esercizi: quello di rilassamento ed allungamento e l’esercizio di educazione posturale. La posizione di Psoas va a creare un rilassamento della zona del muscolo Ileo-Psoas riducendo la sollecitazione sulle vertebre lombari. La posizione della Sfinge invece, consente al paziente di centralizzare il dolore nei casi di protrusione discale ed ernia. A questa prima parte di esercizi, seguirà una seconda tabella di lavoro dedicata alla strutturazione della muscolatura e non solo. Esercizi di stabilizzazione della zona lombosacrale, di mobilitazione dolce o progressiva e il rafforzamento in isometria per favorire lo scarico in zona vertebrale.

Massaggi per dolore alla schiena

Gli esercizi per la lombalgia cronica sono decisamente diversi da quelli sopracitati e anche in questo dovrebbero essere sempre monitorati da un fisioterapista. Mantenere la posizione corretta durante un esercizio di fisioterapia è di fondamentale importanza per intervenire nel modo giusto sulla problematica. Tra le metodologie più utilizzate ritroviamo: La Mezeries, la Back School, la McKenzie, la Rieducazione Posturale globale, la Riprogrammazione Senso-Motoria, la Work Hardening e infine quella per la stabilizzazione della colonna vertebrale. Questi esercizi e questi consigli posturali dovranno essere eseguiti meccanicamente durante l’arco di tutta la giornata.

Lombalgia: quando operare

Il trattamento chirurgico della lombalgia è molto raro al giorno d’oggi. Questa tipologia di operazioni viene eseguita in microchirurgia, con pochissimi casi di complicazione e con ottimi risultati finali. La maggior parte dei problemi alla zona inferiore della colonna vertebrale, vengono trattati con tecniche non invasive.

Consigli per alleviare il mal di schiena

Come stare seduti in modo corretto. Mantenere una postura corretta alla scrivania in ufficio è senza dubbio il primo passo per prevenire l’insorgere del mal di schiena.

Prevenire il mal di schiena in ufficio

La sedia deve consentire l’appoggio completo dei piede a terra e le ginocchia flesse a 90°. Da evitare totalmente la postura con le gambe accavallate, perché questa andrà ad influire su una distribuzione asimmetrica del carico. Infine, i braccioli dovranno essere regolati per rimanere alla stessa altezza del piano di lavoro. La scrivania dovrà permettervi di appoggiare gli avambracci, con i gomiti invece posizionati sui braccioli. Importante anche la distanza della tastiera e del mouse, fondamentali per non incorrere in tendiniti sgradevoli. Lo schermo del computer dovrà trovarsi ad una distanza compresa tra i 60 e i 90 cm, con il bordo superiore in linea perfetta alla fronte.

Esistono dei supporti ergonomici in grado i migliorare la nostra posizione in ufficio come: un supporto lombare, un cuscino a cuneo, dei poggia polsi o anche dei poggia piedi. È importante rendere il più confortevole possibile il nostro spazio di lavoro, perché questo vuol dire anche aumentare esponenzialmente la nostra qualità di vita nel tempo libero.

Lombalgia: quale materasso scegliere?

La scelta del materasso è importante per consentire al corpo di riposarsi in maniera corretta.

Materasso duro o morbido? Alcuni studi condotti negli ultimi anni hanno evidenziato che un materasso intermedio a livello di durezza o meglio di rigidezza, soddisfa maggiormente la richiesta della nostra colonna vertebrale. Il materasso intermedio si adatta con più facilità alle curvature della schiena e consente una distribuzione dei pesi più bilanciata.

Materasso elastico o adattabile? È importante valutare anche questa variabile nella scelta del materasso. Meglio quindi, un materasso a molle in grado di dare una spinata elastica oppure, uno materasso in grado di adattarsi al carico? Nella maggior parte dei casi è consigliabile un materasso che si adatta al carico. Nel caso invece durante la notte la persona si muove molto, allora quello elastico potrebbe rappresentare la scelta giusta.

Sport consigliati e sport non adatti per chi soffre di mal di schiena

Gli sport consigliati per chi soffre di lombalgia sono quelli che si svolgono in acqua. Il nuoto sul dorso e l’acquagym sono attività eseguite in assenza di peso e aiutano i muscoli a rilassarsi. Tra gli sport ideali per chi soffre di questa patologia ci sono: pilates, yoga e anche alcuni esercizi di allungamento e rafforzamento eseguiti in palestra.

Sono da evitare invece, tutti gli sport che prevedono movimenti bruschi, torsioni improvvise e traumi da impatto. Qui la lista è decisamente più lunga, ma tra quelli meno adatti ci sono: il tennis, la bicicletta e la corsa.

Mal di schiena in gravidanza

Rimedi per il mal di schiena in gravidanza

La lombalgia in gravidanza è un dolore molto comune, che colpisce più del 50% delle donne durante la gestazione. Può presentarsi in forma acuta con una durata di pochi giorni, ma in molti casi può diventare cronico e accompagnare spiacevolmente tutto il periodo di gravidanza delle donne. Questa problematica si presenta di solito tra il quinto e il settimo mese e in alcuni casi anche tra l’ottava e la dodicesima settimana.

Come prevenire il mal di schiena in gravidanza

Il mal di schiena in gravidanza si può prevenire o alleviare con semplici esercizi. Evitare di piegare la schiena per raccogliere qualcosa a terra, e scegliere di flettere le ginocchia potrebbe essere un primo passo importante. Eseguire qualche esercizio di rafforzamento per la schiena e l’addome un buon secondo step. Evitare tacchi alti di giorno e dormire sulla schiena di notte, altri due consigli da non sottovalutare. Il riposo in postura supina con le gambe alzate per favorire la circolazione e l’utilizzo di una cintura lombare durante la giornata infine potrebbero portare sollievo.

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