La terapia infiltrativa con acido ialuronico, nel caso di gonartrosi, ovvero l’osteoartrite del ginocchio, ritarda tempo all’artroplastica allungando fino a tre anni il tempo di intervento.

Con cicli ripetuti di trattamento infiltrativo è possibile ritardare l’intervento di artroplastica con acido ialuronico

Cicli ripetuti di trattamento infiltrativo con acido iarulonico (HA), non solo rappresentano una prassi sicura, ma consentono al paziente di ritardare il momento dell’intervento si artroplastica fino a tre anni: a validare la tesi uno studio pubblicato di recente su “The American Journal of Orthopedics”.

Gonartrosi: una delle principali cause di disabilità nell’anziano

La gonartrosi è tra le principali cause di disabilità nell’anziano e, nei casi di gonartrosi severa, l’artroplastica di ginocchio totale (TKR, Total Knee Replacement) rappresenta un metodo chirurgico specifico ed efficace. Non bisogna però trascurare che, questa tipologia di intervento, può comportare un potenziale rischio di complicanze e costi elevati: proprio per questo ricorrere a terapie alternative che possano essere in grado di procastinare o rendere inutile il ricorso alla chirurgia è una strada importante da percorrere.

L’acido iarulonico in somministrazione intra-articolare migliora dolore, funzione e longevità del ginocchio

Lo studio recentemente pubblicato su “The American Journal of Orthopedics” ha valutato sicurezza ed efficacia di cicli ripetuti di trattamento con acido ialuronico nel corso di tre anni: dai dati relativi a 50.389 pazienti è emerso che l’esecuzione di cicli ripetuti di iniezioni intra-articolari di HA ha ridotto in modo significativo il tasso di TKR (il 95% dei pazienti con più di 5 cicli di fisioterapia non hanno dovuto ricorrere all’intervento contro il 71,6% di coloro che si sono sottoposti ad un solo ciclo).

Trattamenti gonartrosi: conclusione e nuovi studi

Lo studio ha dimostrato che cicli ripetuti di terapia infiltrativa con Acido Ialuronico può ritardare il bisogno di ricorrere alla TKR fino a tre anni. I nuovi studi si approntano a valutare l’effetto di trattamenti ripetuti di HA che possano ritardare il ricorso alla TKR oltre i tre anni come già osservato.

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